Il titolo è una frase della madre: "La Franca non è bugiarda, è reticente", caratteristica che le calza a pennello, perchè dice di non amare molto parlare di sè agli altri, ma invece le piace parlarne ai suoi mobili, ai suoi gatti, magari la sera prima di addormentarsi.
Nel raccontare la sua vita spazia dall'infanzia, agli amori, alle grandi e solide amicizie, al teatro, con piccole digressioni, difficili da contenere quando si parla di sè.
"Mi ricordo quando ti dovevi comprare una cosa, sapevi dove andare, se con il tram o in macchina.C'era un commesso al Galtrucco (che mi pare non ci sia più) che quando vedeva entrare la zia Lina si faceva il segno della croce. Stava anche mezz'ora a tenerle due rotoli di stoffe davanti alla porta a vetri. Mica un secolo fa. Saranno trent'anni."
" Mi ribello all'affermazione corrente che sia dono di natura. La comicità è un lavoro di cervello."
"La maleducazione è arrivata molto in alto. La nostra freddezza li ha lasciati lavorare. Adesso la ribellione spetta a noi. Non si era mai visto nella storia: la rivoluzione degli educati."
"Chi è nato prima si era fatto l'idea che gli piaceva vivere, anche non sempre troppo bene, ma sempre con miraggio. Ecco, adesso siamo un po' stupiti dalla scomparsa dell'avvenire; che era un personaggio straordinario. Intendiamoci, l'avvenire non è il futuro, che quello c'è. L'avvenire è come un dipinto di Botticelli o magari di Chagall. Attraversa con la sua grazia i secoli. Non è quello che ci aspettiamo per domani."
"Ogni moglie indicava il marito come "quello là" e ogni marito definiva la moglie "questa qui"."
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