Architettura


QUEL CHE E' LA MIA prima PASSIONE...


Case

Amsterdam


In passato era in vigore un singolare sistema di tassazione che riguardava le costruzioni. Le Case, infatti,  venivano tassate in proporzione alla larghezza della facciata, naturalmente più era larga la facciata e più si pagava. Per questo motivo le tipiche case di Amsterdam sono molto strette!



Valencia

I due volti di Valencia.





Lousanne

I molteplici livelli di Lousanne.



Oporto


Ribeira
Le case di carta sul fiume Douro, che, con i vivaci colori delle azulejas, sono Panimonio Mondiale dell'UNESCO.



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Santiago Calatrava: "La poetica del movimento"

" I progetti di Calatrava ricordano il modo in cui il corpo di un organismo vivente è assemblato. I suoi ponti, le sue torri e i suoi edifici si integrano nel paesaggio e lo arricchiscono, proprio come se fossero giganteschi organismi nati dalla terra o che nella terra hanno trovato una fonte di vita. "    
Alexander Tzonis
Palazzo delle Arti Reina Sofia - Valencia

"I progetti di Calatrava funzionano contemporaneamente su tre livelli: come costruzioni, per la loro stabilità e resistenza alle sollecitazioni; come contenitori, per la capacità di contenere in modo adeguato le persone e le loro attività, e, infine, come involucri, per il modo in cui riescono a ricoprire un luogo. [...] Calatrava include nei suoi progetti il tempo, la trasformazione ed l'idea di processo."

Alexander Tzonis


Città della Scienza - Valencia

Città della Scienza - Valencia


Città della Scienza - Valencia

Città della Scienza - Valencia


" I ponti sono artefatti complessi: combinano la struttura al condotto. Superano le interruzioni, ma anche gli ostacoli creati dall'uomo che impediscono la circolazione e l'interazione. [...] In Calatrava l'ingegneria si fonde alla scultura e la scultura incorpora l'ingegneria."
Alexander Tzonis



Valencia

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Gaudì ed il modernismo catalano


http://it.wikipedia.org/wiki/Modernismo_catalano


La manzana della discordia: da manzana per mela e manzana per isolato in spagnolo...il gioco di parole per celebrare la bellezza di questo blocco di edifici sul Passeig de Gràcia a Barcellona. 

Casa Lleò Morera di Lluís Domènech i Montaner- Barcellona

Casa Amatller di Josep Puig i Cadafalch- Barcellona
Casa Batllò di Antonio Gaudì - Barcellona

Il mito del pomo della discordia


Una leggenda narra che Eris, dea della discordia, incollerita perchè non era stata invitata alle nozze di Peleo e Teti, gettò sulla tavola un pomo d'oro, sul quale era scritto "alla più bella", provocando subito un'aspra contesa tra Afrodite, Era ed Atena, da cui fu originata la guerra di Troia. Infatti, essendosi rifiutato di dare un giudizio, Zeus affidò l'infausto compito a Paride, principe di Troia. Le tre dee gli promisero ognuna una ricompensa: Atena, dea della guerra, gli promise vittorie sul campo di battaglia, Era poteri immensi, infine Afrodite gli promise l'amore di Elena, moglie di Menelao re di Sparta, nonchè la donna più bella della terra. Paride scelse Afrodite, che lo ricompensò come promesso. Così Menelao radunò gli eserciti ed attaccò Troia.



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"Maniera di pensare l'Urbanistica" - Le Corbusier


Durante lo scorso fine settimana, ho letto con piacere "Maniera di pensare l'urbanistica" scritto da Le Corbusier nel 1946. Ne riporto di seguito alcune citazioni, mi hanno colpito per la loro tremenda attualità.


"La tecnica ha ampliato i confini della poesia; non ha ostruito orizzonti, nè ucciso lo spazio, nè imprigionato i poeti. Con la precisione dei suoi strumenti d'indagine, essa ha dischiuso dinanzi a noi spazi fantastici, ha aperto al sogno i mondi stellati e la vertiginosa profondità della vita sulla Terra; in ogni istante, dall'avanzata della tecnica scaturiscono sogno e poesia."

"[...] l'unica questione capace di dare unità al nostro dibattito: foggiare gli strumenti corrispondenti alle funzioni della vita alle quali è possibile assegnare un fine elevato, ma non inattingibile: la gioia di vivere."

"Vigore e salute del corpo, ambiente favorevole alla riproduzione, gioia di vivere persistente mal grado le traversie dei singoli destini: sono tutte finalità, suddivisibili in infinite altre, le quali esigono dall'architettura e dall'urbanistica luoghi ed ambienti, oggetti precisi ed efficaci, strumenti indispensabili."

"Si tratta di liberare una società dai suoi tuguri, di cercare il bene degli uomini, di attuare le condizioni materiali che corrispondano nel modo più naturale alle loro attività. Si tratta di foggiare una nuova attrezzatura affidata alla forma, al volume e alla disposizione di unità perfettamente efficienti, ciascuna a servizio delle funzioni che occupano o dovrebbero occupare il tempo quotidiano."

"Premuti come siamo dalle velocità meccaniche, avvertiamo urgente una necessità: liberare le città dalla costrizione e dalla tirannia della strada! Questa liberazione è oggi possibile."

Il modo di esprimersi e i concetti di Le Corbusier, la loro modernità, la contemporaneità dei presupposti del suo studio sull'urbanistica. 
Oggi ci preoccupiamo sempre di più di creare spazi abitativi, spazi urbani che ci trasmettano gioia di vivere, che ci permettano in modo naturale di compiere tutti i nostri "affari" quotidiani senza stress e nella tranquillità. Ci arrovelliamo a cercare sempre nuove soluzioni, andando a produrre nuove brutture solo per la voglia di sperimentare senza criterio. Forse sarebbe utile rispolverare le teorie passate, cercando di calarle nel presente, per ottenere ciò che cerchiamo? O forse è tutto un'utopia, lo stress ci serve e inconsciamente non ce ne vogliamo liberare a favore della gioia della tranquillità e della semplicità del vivere?



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Architettura senza geometria: decostruttivismo




Fenomeno nato alla fine del '900 a New York dove per la prima volta si parlò di Deconstructivist Architecture e dove furono esposti progetti di esponenti prestigiosi della corrente, tra cui Frank O. Gehry, Zaha Hadid, Daniel Libeskind, Rem Koolhass. Una non architettura per la mancanza di forme ed elementi architettonici, caratterizzata dalla plasticità dei volumi, dove l'organismo architettonico è ordinato dal caos: forme libere, tagli, volumi deformati, compenatrazioni. Disordinare l'ordine precostruito, ordine e disordine convivono in perfetta armonia.


Frank O. Gehry, http://it.wikipedia.org/wiki/Frank_Gehry :


The Rasin Building, also known as the Dancing House or the Fred and Ginger Building (Praga)
da http://www.achievement.org 

Hotel Marque de Riscal (Elciego - Álava)da http://blog.bumblebeelabs.com/ 

per l'hotel e la ciudad del vino visitare: http://www.marquesderiscal.com



Museo della Storia del Mediterraneo che verrà costruito a Reggio Calabria - Zaha Hadid
da http://www.wallpaper.com

Shoes by Zaha Hadid
da  http://www.designbuzz.it
Daniel Libeskind, http://www.daniel-libeskind.com/ :

Museo della Cultura Ebraica, visitato nel marzo 2009, fotografie di Gabriele Sanna:












Royal Ontario Museum a Toronto - Daniel Libeskind
da  http://www.worldarchitecturenews.com 

La Casa della Musica, visitata nel settembre 2010:














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La PORTA e La CASA


Il termine "porta" deriva dal greco "peìrein", che significa "passare"  e "pòros", che significa "passaggio". La radice pa- significa oltrepassare, passare al di là...quindi la porta di casa, che ci appare come un mero elemento funzionale, ha invece un significato più profondo: passare oltre, collegarsi, avviare uno scambio tra due punti, tra due diverse realtà.
La porta ci permette di entrare nel nostro luogo di pace, la nostra casa, il nostro focolare, il luogo...l'unico luogo dove ci sentiamo veramente protetti. La casa rappresenta, per questo motivo, l'immagine di sè, la propria essenza: "le cose hanno la vita di coloro che le hanno fatte nascere".

"Costruire la propria casa significa creare un luogo di pace, di calma e di sicurezza, [...] dove ci si può ritirare dal mondo e sentire battere il proprio cuore; significa creare un luogo dove non si rischia l'aggressione, un luogo di cui ci sia l'anima. Oltrepassata la porta, assicuratisi che sia ben chiusa, è dentro di sè che si entra".  Oliver Marc



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"...la piazza è il luogo degli sguardi..." Paolo Portoghesi




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Álvaro Siza Vieira

Álvaro Siza Vieira, nato a Matosinhos, 1933, è un architetto portoghese. Nel 1992 è stato insignito del Pritzker Prize.

Fondazione Serralves a Oporto, visitata nel settembre 2010:






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Parlare di architettura significa anche parlare di ciò che circonda il costruito e di ciò che fa "il piacere" del costruito...

Per questo motivo voglio riportare un buon articolo di Repubblica sulla nascita dell'orto come evento urbano...come mezzo di riscoperta dei valori della terra dimenticati in città, dove la terra è stata sostituita dal cemento...e dove i suoi abitanti desiderano una vita più sana e semplice.

Orti Urbani



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Rolex Learning Center - SAANA



"Si tratta di un edificio molto audace e infatti l'obiettivo era proprio questo. Dovevamo creare nuovi spazi, e per diventare una delle migliori istituzioni scientifiche del pianeta ci serviva una sorta di costruzione-icona, di totem"
Patrick Aebischer, presidente del Politecnico di Lausanne

I numeri del Rolex center:
20000 mq di superficie occupata
500000 libri trovano spazio al suo interno
900 universitari possono studiare, fare ricerche ma anche socializzare
7-24 orario di apertura



Fluidità

"I movimenti umani non sono lineari, come in un treno. Sono piuttosto delle curve, degli spostamenti organici. Utilizzando linee rette, si creano degli incroci; grazie alle curve, il tipo di interazione è molto differente"
Ryue Nishizawa.

La struttura onduleggiante, le colline e gli avvallamenti interni trasmettono fluidità, ma la struttura risulta un mosaico complesso. La struttura è edificata su tre ponti ed è costituita da due conchiglie di undici archi: una struttura unica, un esempio di sperimentazione tecnologica.